“Ora il giornale è di fronte a una sfida, perché con la rete nasce una nuova scansione del tempo. Il giornale finora – e per il futuro – questo fa: scandisce il tempo, ce ne propone una forma, un passo, fatto di giorni.
La rete risolve questa scansione nella continuità e questo carattere della rete influenzerà i media nel prossimo futuro. Ma io penso che il giornale resterà come la “riserva aurea” per gli stati, un patrimonio che è là, a garanzia dell’equilibrio monetario.
Perché mentre il web – pur nella sua potenza – è l’accumularsi dei frammenti in un continuum temporale, non è però visione d’insieme, non è sinossi. L’ancoraggio alla sinossi, in un arco temporale dato, è il dono che il giornale ha fatto all’umanità e che resta incancellabile”.
Derrick De Kerckhove, direttore del “McLuhan Program in Culture & Technology"
Spunto interessante dal blog del collega Francesco Caronna. Vi consiglio di leggere il suo commento.
Per il testo integrale dell’intervista di Vittorio Zambardino a Derrick De Kerckhove cliccate qui.
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