sabato 3 maggio 2008

Ubiquità nipponica

A proposito di DD (Digital divide):

[Corriere della sera - Massimo Mucchetti - 24/04/08]

"Nel 2010 tutti i giapponesi potranno connettersi con 15 euro al mese ad una banda larghissima da 100mbit con qualunque terminale e da qualsiasi punto geografico del paese. Per il governo nipponico, questa innovazione strutturale dara’ al Giappone la stessa forza innovativa che gli ha permesso di diventare la seconda potenza industriale del mondo negli anni sessanta e settanta. Sulla stessa strada sono avviate le principali metropoli cinesi, la Corea e Singapore, ma anche ovviamente gli Stati Uniti di Google e della Apple e l’Europa del Nord della Nokia.

Il Giappone potrà dirsi pronto a costruire l’ubiquità quando tutti i suoi 128 milioni di cittadini, continuando a pagare una tariffa base attorno ai 15 euro, potranno collegarsi alla velocità di 100 megabit al secondo, passando dalla rete fissa alla mobile e viceversa, in qualsiasi luogo del Paese a qualsiasi ora, in superficie e in galleria. Il progetto si intitola u-Japan. Lo slogan è: Anytime, Anywhere, by Anything and Anyone. L’infrastruttura dovrà essere pronta nel 2010.

Per una nazione, dove si vive in media fino a 82 anni, e si nasce sempre meno, la vita in banda larghissima dovrebbe diventare più agevole per i vecchi e più stimolante per i giovani grazie a un uso facile e pervasivo dell’Ict (Information communication tecnology). Cambierebbero il modo di lavorare, la cura della salute, l’educazione scolastica e l’aggiornamento professionale, i trasporti pubblici e privati, la sicurezza e la prevenzione degli effetti di terremoti e tifoni, si utilizzerebbero meglio i materiali e le fonti energetiche. Infine, aumenterebbe la produttività del sistema e si potrebbe contrastare molto meglio la concorrenza dei paesi emergenti nella manifattura, che resta il cuore del Paese".

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